La Valle è caratterizzata da una formidabile biodiversità e dalla presenza di un ricchissimo patrimonio naturalistico che è ben fruibile grazie ad una fitta rete di sentieri e di antiche vie di comunicazione. Questa rete di percorsi si interscambia con la rete ferroviaria e la rete stradale di più recente edificazione, raggiungendo punti sommitali (da cui si può godere di panorami mozzafiato che vanno dalla Corsica, al litorale Ligure, all’arco Alpino sino al Monte Rosa ed alla Pianura Padana), strette gole carsiche e grotte lungo l’asta del Fiume Tanaro e vere e proprie foreste secolari come il Bosco delle Navette, il Bosco del Baraccone e la Faggeta del Colle dei Giovetti, ove è possibile ammirare esemplari maestosi di alberi autoctoni e non sono rari gli incontri con la ricca fauna.

L’area si connota quale vallata alpina, nella zona di passaggio tra l’ambiente Appenninico e Marittimo e quello più prettamente Alpino, tant’è che si può parlare di due ambienti ben distinti tra la Bassa e l’Alta Valle, nonché di una linea di demarcazione costituita dall’asse del Tanaro tra la sponda destra orografica, ove sorgono a delimitazione dell’area, montagne dalle cime arrotondate e di minor altitudine e la sponda sinistra, ove le vette sono di aspetto tipicamente alpino, con ripidi versanti ed altitudini più elevate. L’alta Valle, in cui sono collocate le cime più alte, tra le quali il Marguareis, il Mongioie ed il Pizzo d’Ormea, ha un aspetto chiaramente alpino, con ripidi pendii e forti dislivelli e presenza di conifere e di pascoli; è un’area a grande vocazione naturalistica grazie alla presenza di fenomeni carsici e di abbondanti corsi d’acqua. Il monte Mongioie poi presenta una caratteristica atipica per la zona, richiamando nella conformazione, l’aspetto delle Dolomiti.

L’alta Valle è relativamente poco antropizzata e sebbene dotata di strutture ricettive, ha una vocazione naturalistica ben definita essendo inadatta e non attrezzata alla pratica dello sci. In questa porzione di Vallata abbondano le strutture ricettive tipiche dell’alta montagna, vale a dire rifugi e bivacchi, collocati su percorsi naturalistici di rara bellezza. La Bassa Valle, maggiormente antropizzata, si differenzia dall’alta in quanto va’ via via allargandosi e abbassandosi decisamente di quota, non solo di fondovalle ma anche delle cime, che raramente arrivano a superare la quota 1000 m. slm.

In questo contesto naturale assai caratterizzato il recupero, la conservazione e l’incremento delle produzioni agricole tipiche mediante l’adozione o il mantenimento di tecniche agronomiche eco-compatibili e la garanzia dello standard qualitativo e della salubrità dei prodotti verso i consumatori appaiono fondamentali. Il Consorzio è stato fondato nel 2004 da un insieme di persone tra produttori e rappresentanti dell’allora Comunità Montana Alta Val Tanaro (ora inserita nell’Unione Montana Alta Val Tanaro), della Coldiretti Ceva, di Slow-Food Condotta Alta Val Tanaro (ora Monregalese e alta val Tanaro) e di Amministrazioni Locali (Comune di Caprauna e di Bagnasco). Gli scopi del Consorzio di Tutela pongono principalmente una questione di tutela dei prodotti adottando un marchio consortile riportato sulle confezioni di vendita che permette il riconoscimento delle produzioni consortili da parte dei consumatori;

Contestualmente vengono adottate azioni di promozione e valorizzazione mettendo in atto una serie di iniziative che spaziano dalla partecipazione a mercati, fiere, al coinvolgimento dei ristoratori negli incontri gastronomici e nell’offrire menu caratteristici del territorio, al coinvolgimento dei negozianti a porre in maggiore risalto i prodotti della valle permettendo di comprare e gustare i prodotti del territorio. Le azioni di tutela valorizzazione e promozione sono finalizzate alla ricerca e all’ampliamento degli sbocchi commerciali intraprendendo contatti con negozi locali e extra-locali, con la grande commercializzazione, coi ristoratori, e mediante la vendita diretta alle famiglie. I prodotti del Consorzio (Rapa di Caprauna, Castagna Garessina, Fagiolo Bianco di Bagnasco, Cece di Nucetto) sono garanzia di  qualità basata sul rispetto delle metodiche di produzione di ogni singolo prodotto grazie al relativo disciplinare di produzione.